Lo andiamo dicendo da mesi. L’ospedale di Polistena non può
chiudere, ma urge di interventi risolutivi per assicurare ai cittadini della
Piana e non solo, il sacrosanto diritto a ricevere cure mediche ed assistenza
sanitaria adeguata.
Come denunciato più volte il decreto n.9, approvato
dall’ing. Scura Commissario alla sanità della Calabria, con l’avallo silente e
colpevole del Commissario-Presidente Oliverio che lo ha confezionato prima,
punta al superamento dell’ospedale di Polistena senza alcuna logica di
programmazione territoriale e di dimensionamento rispetto alla popolazione
residente.
Ma prima ancora che tale decreto produca i suoi effetti,
forse qualcuno cerca di crearsi un alibi politico per poter meglio eseguire tra
qualche anno il più grande omicidio del diritto alla salute nella Piana di
Gioia Tauro: la chiusura ingiustificata dell’ospedale di Polistena.
La tecnica è quella di far agonizzare l’ospedale di
Polistena, rovinandone la reputazione e pur essendo attualmente un importante
ospedale di riferimento spoke , che combatte la quotidianità con gli organici
ridotti e i posti letto dei reparti inferiori a quelli assegnati dallo stesso
decreto n. 9.
Il primo reparto ad essere colpito già qualche anno fa
dall’ex Commissario-Presidente Scopelliti fu l’Otorino con la cancellazione dei
posti-letto, poi con il commissario Pezzi concepì il dimezzamento
dell’operatività del Centro Trasfusionale, e poi di più di recente comincia
l’era più buia, quella del dottor Jekyll e di Mister Hyde, del tandem
Oliverio-Scura, in una sorta di duello apparente tutto interno al PD dove a
pagare però sono i cittadini. Al di là del decreto n. 9, a giugno del 2015 è il
reparto di Psichiatria a subire il blocco dei ricoveri per TSO, in estate poi
la gravissima vicenda di Pediatria e Ostetricia chiuse per alcune ore con
blocco delle nascite, e le croniche carenze di personale nel reparto di
Radiologia che impediscono la turnazione per non parlare del Pronto Soccorso da
anni preso di assalto da file interminabili di utenti bisognosi di assistenza.
Oggi, 1° ottobre 2015, a tale situazione compromessa si
aggiunge dulcis in fundo, l’allarme lanciato dai primari di
Anestesia-Rianimazione, Chirurgia, Ortopedia ed Ostetricia, reparti connessi
alle funzioni operatorie dell’ospedale. In una lettera indirizzata ai
responsabili aziendali, i primari evidenziano, senza un intervento entro i
prossimi tre giorni, il rischio di bloccare l’attività ordinaria di sala
operatoria per la mancanza di un’ulteriore unità di personale collocata in
aspettativa, che si somma alle carenze riportate ed evidenziate nei mesi
precedenti.
E’chiaro che i proclami di Scura e le sue promesse sul
reperimento di nuovo personale fatte in questi mesi si infrangono sulla
drammatica realtà quotidiana dell’ospedale, disconosciuta ai più, che
nonostante gli sforzi degli operatori sanitari, non riesce a garantire i
servizi pur stabiliti sulla carta a causa dei grossi vuoti di organico mai
rimpiazzati.
Chiediamo pertanto un intervento fermo da parte della nuova
terna Commissariale nominata all’ASP 5, che auguriamo sia sensibile al
problema, teso a scongiurare il blocco del comparto operatorio con grave
pregiudizio per la salute dei cittadini.
Ribadiamo infine la mobilitazione di piazza del prossimo 24
ottobre, giorno in cui Scura e Oliverio saranno chiamati a rispondere
pubblicamente dell’abbandono della sanità pubblica nella piana di Gioia Tauro e
specialmente della loro indifferenza rispetto al grido di rabbia dei Sindaci e
delle popolazioni indignate come non mai.
Polistena lì 01/10/2015
Per l’Amministrazione Comunale
IL SINDACO - Dott. Michele Tripodi
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